Pietro Ralli * CONVIVIALE IN PRATOMAGNO Incredibile, ma è successo! Per l’amore dell’amico Paolo Rosi verso la montagna preferita, per la sua conoscenza di ogni sentiero e ogni anfratto, per le sue scorribande nei costoni impervi che guardano il Valdarno e nelle pendici morbide che guardano il Casentino, infine per la sua insistenza, il Rotary Club Arezzo Est ha consumato, all’ombra della Croce di Pratomagno la prima, forse unica, conviviale
Ai nostri tempi, parte I
Pietro Ralli * Ai nostri tempi 1ª parte È sempre più raro, oggi, trovare un anziano, un vecchio che inizi un discorso con queste parole per raccontare il suo passato, le sue esperienze. Tutti hanno fretta, tanti non hanno la pazienza di ascoltare racconti di una società diversa, che non c’è più, esperienze di lavoro, ricordi di gioie e di sofferenze … non interessano più. Probabilmente la consapevolezza di quello
Ai nostri tempi, parte II
Pietro Ralli * Ai nostri tempi 2ª parte La religiosità della famiglia contadina Per le famiglie dei mezzadri nella prima metà del ‘900, la durezza della vita, del lavoro e spesso della miseria, si accompagnava ad una grande fede e religiosità. Le festività religiose erano occasioni frequenti per stare insieme in una larga comunione di pensiero e di fraternità. La prima festa religiosa dell’anno era la Pasqua. Le funzioni religiose
Ai nostri tempi, parte III
Pietro Ralli * Ai nostri tempi 3ᵃ parte La famiglia contadina ed il lavoro della terra Le stagioni segnavano il tempo opportuno ed adatto per il susseguirsi delle attività necessarie per le colture agrarie del podere. Attrezzi del contadino Da sinistra: 1. Granata 2. Frusto 3.Pala 4. Zappa 5. Forcone 6. Badile 7. Vanga 8. Rastrelli 9. Tagliafieno per pagliaio 10. Sgranatore per pannocchie 11. Falce 12. Falce fienaia 13.
Ai nostri tempi, parte IV
Pietro Ralli * Ai nostri tempi 4ª parte Il lavoro del contadino Dalla sera alla mattina: gioie e dolori Negli anni della prima metà del ‘900 la campagna ed i campi destinati all’agricoltura erano caratterizzati da una coltivazione intensiva. Ogni podere, una famiglia mezzadrile, sempre numerosa, che dalla terra doveva ricavare quanto necessario a sé stessa, con un regime di autarchia, una forma economica chiusa. Così, per esigenze naturali, era
GIARDINO E PAESAGGIO TRA NATURA E ARTIFICIO
Giulio Rupi , Autore dell’articolo —— L’equilibrio del paesaggio toscano e il nichilismo della moderna Land Art Le divagazioni in cui si articola questo testo faranno perno su un’antitesi, una polarità fondamentale, che è già nel titolo e che lo accompagna dall’inizio alla fine: la polarità tra natura e artificio, tra un estremo di ciò che è totalmente naturale, estraneo all’intervento dell’uomo e l’altro estremo di ciò che è totalmente
RUGA MASTRA
Nanni Cheli *, Autore dell’articolo ————– Storie dal medioevo aretino ————— Salendo a piedi la Piaggia del Murello di Arezzo, sei costretto a soffermarti spesso, sia per non farti travolgere dalle auto che scendono a velocità solitamente pericolosa, sia perché la ritta è tale da obbligarti a riprender fiato più volte. È così che diversi anni fa ho scoperto, sopra uno di quegli usci antichi incorniciati da solenni archi di
La tiroide nella storia dell’arte
Rossella Nassi *, autore dell’articolo La tiroide, ghiandola endocrina a forma di farfalla localizzata anteriormente e lateralmente nel collo, produce ormoni che, immessi nel sangue circolante, raggiungono i vari organi e tessuti dell’organismo, dove svolgono un ruolo insostituibile: sono infatti necessari per la crescita e lo sviluppo e per mantenere la stabilità metabolica.
MADONNA DEL CONFORTO: Storia e devozione attraverso l’arte orafa
Silvia Pichi * Da più di due secoli il 15 febbraio ad Arezzo è una giornata speciale. In città aleggia quello spirito straordinario di affrontare le cose che appartiene per natura ai bambini: lo stupore. La festa della Madonna del Conforto conserva e tramanda lo stupore di quegli artigiani che nella cantina di Domitilla Bianchini, nel 1796, gridarono al miracolo di fronte all’immagine della Madonna che salva gli aretini
GIOVANNINO GUARESCHI
Italo Giorgio Minguzzi *, autore dell’articolo Giovannino Guareschi è nato il 1° maggio del 1908. Il padre, socialista, lo presentò dal terrazzo di casa ai compagni festeggianti, avvolto in un fazzoletto rosso. Quel fazzoletto rosso Guareschi non se lo è mai tolto del tutto, anche se, invece che intorno al collo, l’ha attorcigliato intorno al cuore. E ciò si vede