Proponiamo di seguito una selezione di relazioni che abbiamo raccolto durante anni di lavoro del nostro Club, gli autori sono soci o amici che hanno partecipato alle nostre conviviali.

 

Una vela per disegnare il mondo

Carlo Auriemma e Elisabetta Eordegh Carlo e Lizzi sono due persone fuori dal comune, che non rientrano tra quelle cosiddette “normali” (in senso statistico non hanno una distribuzione simmetrica intorno alla media) e sanno sicuramente produrre emozioni: come l’aria di una musica, come una rappresentazione teatrale, in-somma come un’opera d’arte, e con i contenuti dei loro racconti riescono a far emergere sentimenti. Carlo e Lizzi mal si definiscono: navigatori e velisti piuttosto che scrittori e documentaristi. Io li definirei viaggiatori. Infatti dal 1988, dopo aver messo a punto “il Vecchietto” (un Alpa di 11,50 mt), hanno iniziato il giro del mondo. È durato poco più di tre anni, percorrendo oltre 40.000 nm, attraverso i tre Oceani. Dopo innumerevoli albe e altrettanti tramonti, molti popoli e diverse culture, isole selvagge e spiagge incontaminate, sono tornati a Milano. Come pesci fuor d’acqua si sono resi conto che la loro vita era nel…

La mia Africa: breve esperienza di lavoro in un ospedale del Ciad

Claudia Recine* 5 Perché la mia Africa: non è mia intenzione affrontare nel profondo problematiche socio-economiche che ci porterebbero lontano benché servirebbero a spiegare, almeno in parte, la realtà di quel continente. Qualche accenno è necessario farlo perché lì c’è la chiave di lettura della scelta mia e di molti che come me e molto più di me lo hanno visitato. Quando dico visitato puntualizzo la mia consapevolezza che andare in Africa non è come si è soliti dire “una goccia nel mare” ma molto, molto meno. Parti con l’intenzione di aiutare, di fare, di dare una svolta e poi ti arrendi, pur facendo quello che in quel momento la realtà del posto ti richiede. Claudia Recine nella sala operatoria del piccolo ospedale in Ciad. L’Africa è il paese delle grandi contraddizioni, prima tra tutte quella tra il passato remoto ed un passato più recente, intendendo per presente quello che…

Salutismo tossico e scienza

Alessandro Bandecchi * La scienza è un uomo bendato che in una stanza buia cerca di afferrare un gatto nero. L’opinione è un uomo bendato che in una stanza buia cerca di afferrare un gatto nero che non c’è. La pseudoscienza è un uomo bendato che in una stanza buia cerca di afferrare un gatto nero che non c’è e che ogni tanto urla: “l’ho preso l’ho preso! Questa pungente definizione di Karl Popper, grande filosofo della scienza, evidenzia bene come la Medicina, esattamente come un uomo bendato, si affanni ad afferrare la verità che è paragonata a un gatto nero elusivo, sfuggente e invisibile nel buio che solo raramente si lascia afferrare. È una dichiarazione di prudenza e modestia, riferita alla lentezza con cui le evidenze scientifiche solide e dimostrate si accumulano. Già i greci antichi, infatti, distinguevano tra un sapere forte chiamato “episteme” e un sapere debole, cangiante,…

Gli anni ‘50: Dalla ricostruzione al boom economico

Mauro Sasdelli * Gli anni ‘50 sono stati la grande epopea di una Italia povera e arretrata che in poco tempo, grazie alla sua genialit272à, inventiva e audacia, si trasforma in un paese moderno e benestante. Sono gli anni della voglia di vivere, dell’ottimismo, della diffusione del benessere; sono gli anni della nascita dell’Italia moderna. Il quadro politico A livello internazionale gli anni ‘50 sono dominati dalla guerra fredda e dalla paura delle bombe atomiche. Il mondo è diviso in due, dominato da 2 superpotenze: gli Usa e l’URSS. I paesi alleati agli USA sono inquadrati nella NATO, quelli con l’URSS nel patto di Varsavia. Li divide una linea immaginaria, la ‘cortina di ferro’. I due blocchi si fronteggiano, si stuzzicano, si spiano, studiano armi sempre più potenti e distruttive; sarebbe bastato un gesto sconsiderato di qualsiasi generale, come descritto nel film “Il dottor Stranamore“ di Stanley Kubrik, per ridurre…

“Salute e malattia” l’ultimo libro di Pietro Mascheri

Pietro Mascheri * Da sempre l’uomo, dalla nascita fino alla morte, si dibatte fra salute e malattia. L’autore parte dall’analisi sulla salute degli italiani oggi, dalla percentuale di decessi e di patologie croniche per capire come e quando si crea la malattia e come e quando si può ritornare alla salute. “Salute e malattia” non vuole solo essere un libro scientifico divulgativo, ma un compendio frutto di decenni di esperienza sull’uomo. Un manuale di prevenzione, di educazione sanitaria, di stile di vita da apprendere quotidianamente. “Una società che non fa prevenzione, che si cura solamente, non può dirsi una società sana ed efficiente”. “La cultura della prevenzione deve essere al primo posto per assicurare all’uomo una vita migliore e più duratura”. In queste pagine, l’autore spiega come la dieta mediterranea e le terapie naturali possono avere un ruolo fondamentale per la prevenzione di malattie metaboliche quali l’obesità, le dislipidemie, l’ipertensione,…