Proponiamo di seguito una selezione di relazioni che abbiamo raccolto durante anni di lavoro del nostro Club, gli autori sono soci o amici che hanno partecipato alle nostre conviviali.
Michele De Angelis * Dopo un doveroso quanto sentito ringraziamento al Presidente del nostro Club per l’opportunità concessami vediamo, pur mantenendo uno sguardo al panorama nazionale, come è stato affrontato il problema della attività chirurgica nel nostro territorio in un momento così difficile. Partiamo da alcune semplici considerazioni che sono state alla base delle scelte adottate. È stato molto complesso all’inizio avere anche semplicemente un’idea chiara di cosa dovessimo affrontare per la novità del contagio, l’andamento clinico altamente polimorfo della patologia (casi asintomatici e casi rapidamente mortali), la diversità di vedute spesso molto discordi anche tra gli addetti ai lavori: virologi, pneumologi, infettivologi e rianimatori. Le notizie provenienti dalla Lombardia con la loro la drammaticità nota a tutti voi ci mostravano in maniera incontrovertibile alcune priorità: creare percorsi separati tra patologie covid e nocovid evitando che gli ospedali divenissero nuove fonti di contagio; ridurre al minimo il carico di lavoro…
Italo Giorgio Minguzzi *, autore dell’articolo Giovannino Guareschi è nato il 1° maggio del 1908. Il padre, socialista, lo presentò dal terrazzo di casa ai compagni festeggianti, avvolto in un fazzoletto rosso. Quel fazzoletto rosso Guareschi non se lo è mai tolto del tutto, anche se, invece che intorno al collo, l’ha attorcigliato intorno al cuore. E ciò si vede benissimo nella figura di Peppone, davvero “caro a Dio e agli uomini” che, pur trovandosi spesso nell’errore, è sempre presentato con simpatia. E sempre con una buona fede sostanziale e tante giustificazioni in suo soccorso. Giovanni XXIII aveva particolarmente a cuore i libri di Guareschi della serie di “Mondo Piccolo” e quando distingueva, sapientemente, tra l’errore e l’errante, non v’è dubbio che nella gente come Peppone intuiva la personificazione di questo “credo”. Non a caso soleva dare in dono alle…
Claudia Recine * Non Covid al CCT Vedere, dove serve, il bicchiere mezzo pieno aiuta, filosofia di vita, ingenua superficialità… di tutto un po’. Ha contato e ancora conta in quello che ho fatto e faccio da anestesista-rianimatore. Prima e per tanti anni in strutture pubbliche e ora dopo la pensione in una privata convenzionata. “I problemi di salute possono arrivare ma l’importante è avere la possibilità di risolverli” questo dico ad un “lui” o una “lei” quando mi presento come loro anestesista. Un messaggio positivo, un sorriso per dare speranza prima dell’oblio temporaneo. Sconosciuta e misteriosa ai più è la rianimazione-terapia intensiva dove possono accendersi speranze molto più frequentemente di quello che si possa immaginare. Quando tutto sembra perso arriva quel segnale, non solo dati di laboratorio o numeri sui monitor ma uno sguardo… una stretta di mano… è la svolta che aspettavi per riaccogliere una vita. Emozione…
“This is a changing world; we must be prepared to change with it. The story of Rotary will have to be written again and again!” (Questo è un mondo che cambia e noi dobbiamo essere pronti a cambiare con lui. La storia del Rotary dovrà essere scritta ancora ed ancora!) (Paul Harris) Di seguito proponiamo un estratto di una relazione tenuta dal Dr. Sandro Rosseti, Psichiatra Psicoterapeuta del R.C. Firenze Sud durante il Seminario SEFF – svoltosi a Firenze il 19 maggio 2012, che inquadra compiutamente le problematiche e le modalità dell’ineluttabile integrazione delle donne nel nostro sodalizio. ….. Si, mi son detto, forse questa è davvero materia da psichiatra: com’è che l’organizzazione di Service più antica e prestigiosa ha così tanta difficoltà a stare dietro in questo aspetto all’evoluzione del nostro mondo? Un mondo dove esistono donne che ricoprono cariche non solo prestigiose, ma realmente determinanti il destino di…